sabato 29 gennaio 2011

Chicago Diary

Stanotte ho sognato di svegliarmi a Luino, dopo i tre mesi di stage qui a Chicago.
Stavo male. Una brutta sensazione.
Cazzo.
Se se solo a pensarci sto male ORA, alla fine dei tre mesi come diamine mi sentirò?
Ok, meglio non pensarci e buttarci nella classica e retorica frase "viviamo attimo dopo attimo, giorno dopo giorno, etc etc.." e scolarsi una buona 312.
Ah, un'altra cosa che mi fa pensare: ieri sera un tipo mi fa "you aren't like an italian... you're like an american". Cool man. La cosa divertente dei chicagoans è che sono così tanto "friendly" che ti fermano a parlare per strada!
Anche se a volte è dura star dietro al loro accento e alla velocità ipersonica con la quale formulano le frasi...azzo.
How'ya'doin' buddy? E' ormai una frase di saluto che ho fatto mia dopo averla decifrata nel primo giorno qui nella Windy City.
Ok, ultimo aneddoto. Solitamente mangiamo nella saletta lunch/breakfast/merenda/the dell'ufficio (c'è un po' di tutto, free for the employees) e mi porto qualcosa da casa. Ok, spesso cibo di merda, ma adesso ho iniziato a portare cibo cucinato la sera prima a casa.. vabè, oggi invece siamo andati in un posto vicino, chiamato "Mr. Beef" dove ci siamo sparati un pranzo dannatamente unto e colesterolico. Le mie arterie imploravano pietà dopo pranzo.
Ma siamo già a venerdì e il weekend incombe. Piani? Una cena domani sera alla Billy Goat Tavern, e sicuramente un tour fotografico per la città anche se danno temperature in picchiata e neve (ma va? tanto per cambiare!). Per la cronaca oggi ci sono -7° e sinceramente si sta bene... mi sto acclimatando!
Ok, ora stacco perchè devo ricaricare le batterie... non quelle del computer, le mie.
Sono in riserva.

Keep rockin'

giovedì 27 gennaio 2011

Chicago Diary

Sono rimasto colpito dal discorso di Obama dell'altra sera.
Sarà che non sono abituato a sentir parlare in italia di "green power", "internet", "wireless", "speranza", "futuro"...
Ha parlato a lungo della nostra generazione, dei veri valori che dovremmo riscoprire o far scoprire alle nuove leve. Certo, sono solo parole. E arrivare ai fatti è difficile, ma è pur sempre qualcosa.
Piuttosto che avere politici settantenni che pensano solo ai loro di interessi. Ascoltare queste cose dal Presidente della nazione più potente del mondo, mi ha dato una certa carica.
Cambiando discorso, la mia avventura americana sta procedendo spedita e liscia, so già che non vorrò più tornare indietro una volta finiti i fatidici 3 mesi di stage... qui mi sto trovando davvero molto bene. E una volta che questa vita ti entra nel sangue... è davvero difficile interromperla di colpo.
Molti amici americani ci invidiano per il fatto di venire dalla vecchia europa e il loro sogno sarebbe quello di trasferirsi là. Il mio, sinceramente, sarebbe quello di trasferirmi qua. Facciamo cambio??
Le paghe qui sono nella media dei 1500 al mese, pagati ogni 2 settimane, e man mano che la tua esperienza cresce, crescono anche i verdoni. Gli affitti sono carucci, ma guardando bene si trova qualcosa anche in condivisione. Almeno i primi anni. Ma siccome qui si rendono indipendenti appena dopo i 18 anni... non vedo quale sia il problema.
Basta adattarsi.
Ecco, "adattarsi" è un concetto che moltissimi italiani non riescono ad assimilare e far loro.
In ogni caso, la windy city continua a tenere alto il suo nome, anche se onestamente mi spettavo di peggio! Certo, fa un freddo porco, ma dopo qualche giorno lo si assimila e lo si sopporta.
Well, mi attende una cenetta salutare a base di beef e organic salad. (Qui chiamano "organic" le cose che da noi sono "bio". Buffo.), mentre fuori inizia a cadere un po' di neve.

Keep rockin'

venerdì 21 gennaio 2011

Chicago Diary

Dove eravamo rimasti?
La mia esperienza a Chicago sta diventando sempre più importante ed esaltante.
Tante cose da fare al lavoro, nuovi amici, nuovi posti scoperti, nuove birre provate... ahah!
Ragazzi, sarebbe riduttivo davvero spiegarvi cosa sto provando in questi giorni.
Bisogna viverla.
E' indescrivibile, sul serio.
Andare in ufficio ogni giorno con il sorriso, musica nelle orecchie, una capatina da Starbucks per una Moka calda e su verso la mia postazione.
Posso dirvi una cosa?
L'italia fa veramente schifo. Si salva sul serio solo per il cibo e per l'arte. Ma per il resto...
Il modo di essere, la civiltà dei chicagoans è imbattibile.
Qui non sanno cosa siano le discoteche tunz tunz tamarre, per esempio. Certo, ci sono i Clubs dove ballano  musica elettronica. Ma finita lì. E' un tripudio di locali e pubs dove il Jazz, il Blues, ma soprattutto tantissimo ROCK regna!
E' la mia città cazzo.
Tu sali in treno (la "L", che poi sarebbe la loro Metro) e la vocina ti dice di non parlare forte al telefono e tenere volume basso delle apparecchiature elettroniche per non disturbare i vicini.
Ci credete??
Ok sembrano cazzate (e ce ne sono tantissime altre eh!) ma se le sommate, potete davvero capire la diversità del loro modo di essere rispetto al nostro.
Poi certo, siete liberi di pensarla come volete. C'è a chi piace e a chi non piace.
Io sinceramente l'adoro.
Poi sono gentilissimi, tutti quanti. Nessuno ti manda a fanculo se rompi troppo le scatole a chiedere cose, anche in giro.
Ah, poi... sapete qjuel luogo comune in cui tutto in america è sproporzionato e gigantesco?
Beh, è la pura e semplice verità! Se non ci credete... andate in un supermercato di qualsiasi grande città americana, che sia Trader Joe's o Dominick's. Sono messi su 2 piani, enormi pieni di roba. Porzioni spropositate di qualsiasi cosa! Anche al bar o al pub, se ordinate un panino o un qualcosa da mangiare, ti arriva una mega porzione di roba!
A proposito, mi son fatto la tesserina degli sconti da Dominick's... segno che mi sto americanizzando???
L'unica scocciatura è che ogni dannata volta che compro una birra o entro in un pub, chiedono l'ID card, ma pazienza... vorrà dire che sembro più giovane! ahah!

p.s.
Dicono che mangio un po' troppo Junk Food (cibo spazzatura) e come dar loro torto??? :D
p.p.s.
E domenica THE GAME! Chicago Bears vs Green Bay Packers! Il football qui è una religione. E questa è una sfida che aspettano da anni!!! Quindi domenica me ne scappo al pub, birra a fiumi e tifosi sfegatati urlanti! That's the way!

Keep rockin'

martedì 18 gennaio 2011

Chicago Diary

Ragazzi che spettacolo!
Primo giorno andato "smoothly", liscio come l'olio! Il posto è meraviglioso...e dico sul serio!
Moderno e accogliente. E i colleghi... meravigliosi! Gentilissimi, amichevoli...mi son trovato subito bene!
Anche se ho un po' il terrore per domani perchè oggi mi hanno insegnato mille mila cose e devo immagazzinare tutto e ricordarle! My god... sarà un continuo uso di "escuse me..." "sorry, but.."
E... userò un Mac.
Love it!!!
Comunque, è davvero tutto un altro mondo.
Sapete, quando vedete l'america solo attraverso i film e le serie tv... vi sembra di conoscere già tutto di loro. Ma quando sei lì e vivi la quotidianità dell"american life"... beh, tutto cambia. Inizi velocemente a prendere i loro ritmi, le loro abitudini..
E' davvero un paese dalle mille opportunità e dalle mille cose da fare. Non c'è un attimo di tregua.
La cultura mediterranea va davvero a farsi fottere in questo caso.
Prendo per esempio il pranzo e la cena. Per noi italiani è quasi una legge farli bene. Qui no, mangi come puoi, quando puoi.
E il lavoro è preciso, minuzioso, sanno tutti cosa fare.
Ognuno ha i suoi compiti precisi.
E se hai bisogno di una mano, si fanno in 4 per aiutarti. Ognuno di loro.
Ah, by the way, (oddio inizio a parlare come loro) il caffè fa davvero schifo. Ahahah! Mi ci vogliono 4 loro beveroni per riprendere conoscenza la mattina.
p.s.
Domani sera sono stato invitato ad una partita dei Chicago Bulls (NBA) con alcuni di loro.. figo!!!!

Keep rockin'

lunedì 17 gennaio 2011

Chicago Diary *aggiornamento

Wow.
Ho fatto un veloce giretto per le enormi avenue del centro... Chicago è spettacolare!
Sebbene sia domenica, ci sono negozi aperti etc etc.
Voto 10 ad una "cartoleria" enorme che come seconda canzone in sottofondo ha messo "Deuce" dei KISS.
Mi ha stupito l'enormità della Sears Tower... d'altra parte è il grattacielo più alto degli States!
vabè domani primo giorno di lavoro e farò sicuramente qualche altro giretto nella downtown! O meglio.. nel Loop!
Poi al ritorno verso casa mi sono fermato in un bel supermercato chiamato "Trader Joe's" dove ho comprato tante porcate.. ma anche dell'ottima carne e... ehm...pasta per cena. Ok, lo ammetto, ho fatto una roba tipicamente italiana... e allora?? :D
Almeno è salutare...spero.
Argh, sono un po' teso per domani... incrociate le dita per me!

P.s. I Chicagoans sono davvero gentilissimi, li adoro!

P.p.s devo entrare in uno sfiziosissimo sushi bar che ho addocchiato in Madison Avenue..

Keep rockin'

domenica 16 gennaio 2011

Chicago Diary

Eccomi qui cari lettori e carissime lettrici,
finalmente sono arrivato a Chicago!
Il viaggio è stato molto lungo e pesante, ma è un piccolo prezzo da pagare in fondo.
E non sono bastati 4 pranzi/drink, 3 film, i griffin su pc e 1 libro a bordo per far passare il tempo...
L'accoglienza della Windy City invece è stata spettacolare, con la neve, ma con temperature abbastanza accettabili.. sebbene sempre sotto lo zero sono vivibili!
Le mie coinquiline, Sandy e Julie sono venute a prendermi all'aeroporto e si sono rivelate essere simpatiche e disponibili! (non in quel senso... pervertiti).
La casa è stupenda, una classica villetta americana in un classico quartiere americano... avete in mente un qualsiasi film holliwoodiano con il quartierino e i vicini simpatici? Ecco.
Sarà la vicinanza con il Canada, ma i Chicagoans sono davvero gentili!
Non sono riuscito ancora a vedere il centro della città con i suoi stupendi grattacieli e le sue follie... ci andrò oggi pomeriggio, quindi...stay tuned!
Sono ancora rincoglionito per il jet lag..quindi scusate se non scrivo molto.. prometto che vi incollerò con tanta vinavil su queste pagine in seguito...

Keep Rockin'

venerdì 14 gennaio 2011

See ya!

A presto abitanti del cyberspazio!
Ci si vede dall'altra parte dell'oceano.

giovedì 13 gennaio 2011

Ci siamo...

Ok, ultimi preparativi per il viaggio... devo finire le valigie e preparare il bagaglio a mano dove custodirò gelosamente il pc che sarà il mio fido compagno nella trasferta americana.
I miei coinquilini, o meglio... le mie coinquiline, verranno a prendermi in aeroporto e poi..cenetta a base di buon beef! Yum! Sperando di essere in condizioni psico-fisiche quantomeno accettabili.
Credo proprio siano persone davvero piacevoli e simpatiche, ma vi racconterò meglio sabato sera.
Molte sono le preoccupazioni, certo.. sono preoccupazioni piccole piccole... del tipo:

  • che cazzo faccio in 9 ore e passa di volo??? Ok, pc/scriverò/libri/ ipod/ film/ cibo... ma 9 ore son 9 ore cazzo..
  • Bimbi urlanti a bordo... dio/allah/shiva/buddah ti prego, NO.
  • Riuscirò ancora (come mio solito) a far suonare il metal detector rischiando un'ispezione corporale?
  • Ritroverò i bagagli?
  • Riuscirò a prendere la coincidenza in tempo da Dusseldorf a Chicago?
  • I simpatici addetti alla dogana americana mi riempiranno di inutili e insidiose domande?


By the way, tralasciando le inutili seghe mentali... il meteo di Chicago è inclemente. Per sabato danno neve a palate e freddo polare.. come sarà il primo impatto?
Mi ritroveranno come un sofficino findus?

In queste ore sono un turbinìo di emozioni... ma con la certezza di fare una grande cosa.
Vi saluto, ci sentiremo prestissimo con il mio primo post in terra americana!

See you soon and... keep rockin'

martedì 4 gennaio 2011

Countdown to leaving

Manca davvero poco alla tanto sospirata partenza per Chicago.
Uno dei sogni che da anni accarezzavo si sta realizzando.
E ora eccomi qua, con due valigie da riempire e l'orologio che scandisce troppo lentamente il tempo che mi separa da quell'aereo.
Lo ammetto, provo una certa soddisfazione e un bel po' di orgoglio (tanto) pensando che è tutta farina del mio sacco.
Mi sono messo alla prova. Ho dovuto cercare il lavoro, un posto dove vivere, un alloggio, organizzare tutto da solo senza aiuti "esterni".
E ce l'ho fatta, cazzo.
Ovvio che la mia mente sia piena zeppa di pensieri, di piccole ansie e di incognite. Ma fa tutto parte del gioco.
In fondo, è pur sempre un'avventura, no?
Sono pronto a vivere la mia personalissima american life, anche se solo per tre mesi.
E non vedo davvero l'ora.

Keep rockin'


sabato 1 gennaio 2011

1.1.11

Inquietante la data di oggi, vero? 1.1.11
Spero che i vostri bagordi siano stati intensi e goderecci.
E' il primo giorno dell'anno e vorrei allietare i vostri stanchi spiriti spiritati con una stronzata, ma sono davvero esausto.
Mi rifarò, promesso!

Keep rockin' candele avventizie ormai spente