domenica 31 ottobre 2010

Halloween

Niente in contrario all'ascesa di Halloween come festa anche qui in Italia.
Ognuno può festeggiare quello che vuole in questo giorno: dal culto per i morti, al paganesimo, alla transumanza.
Sì, perchè il giorno di Halloween ha origini antichissime, popoli tribali europei dedicavano al giorno che si trova a cavallo tra ottobre e novembre una particolare ricorrenza: lo spostamento del bestiame dai pascoli ai luoghi chiusi per proteggerli dal freddo dell'inverno imminente.
Sempre in europa, i Celti dedicavano a questo periodo dell'anno la festa dello Samhain, ossia la fine dell'estate e l'inizio di un nuovo anno.
Secondo la cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva nè all'anno vecchio, nè all'anno nuovo; in quel momento il velo che divideva la terra dai morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi. I Celti lasciavano per i defunti del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi, un'usanza, peraltro, sopravvissuta anche in alcune regioni dell'Italia settentrionale. Da qui l'usanza del "dolcetto o scherzetto".
Certo, nell'ultimo secolo gli Statunitensi hanno fatto propria questa festa, rendendola quasi un simbolo della cultura americana.
E ora che sta "ritornando" da noi in Europa, ecco che dalle cripte ammuffite e oscure del Vaticano iniziano ad uscire i bigottoni clericali che additano questa festa, niente popò di meno che, come una festa satanica.
Sì, avete sentito bene! Siccome non fa parte del retaggio culturale cristiano, ma palesemente pagano, la Chiesa addita Halloween come una festa puramente satanica!
**risate in sottofondo**

Keep rockin'

sabato 30 ottobre 2010

Gilles

Lo chiamano Circo della Formula 1 e proprio come un circo si sposta di città in città, issa la sua tenda e fa spettacolo. Tra giochi di magie, belve e domatori il divertimento è sempre assicurato, così come il brivido che offrono gli artisti più spericolati quando tocca a loro salire sul filo teso nel vuoto e danzare.
Nell’estate del 1977 tra le tende della Formula 1 si affacciò un pilota dallo sguardo dolce e dal cuore impavido, salì sul filo con la sua Ferrari e per cinque anni lo percorse fra capriole e piroette.
Poi un giorno scese da quel filo ed entrò nella leggenda. 
Credo sia doveroso dedicare un po' di spazio nel mio blog a uno dei miei idoli di sempre. 
Gilles Villeneuve.
Erano quasi le 14 dell’8 maggio del 1982 quando Gilles compì il suo ultimo volo, quello che dalla curva Terlamenbocht di Zolder lo consegnò alla leggenda.
Che fosse una persona speciale lo aveva avvertito anche Enzo Ferrari, l’unico di cui scrisse “io gli volevo bene” nel suo spietato libro “Piloti che gente”.
Quel che faceva era solo per se stesso, ma il risultato, nei pochissimi anni in cui la sua stella illuminò il firmamento dell’automobilismo, era un solco tracciato nell’anima di chi finiva per adorarlo. 
Era una traccia, un esempio. 
Era quello che avremmo voluto essere, faceva le cose che avremmo sempre voluto fare. 
Era quello che non si arrendeva davanti a ciò che per gli altri era impossibile. 
Lui ci provava. Sempre.
Spesso ci riusciva e nascevano le sue imprese ormai sfumate nel mito, a volte non ci riusciva e venivano fuori i voli, le critiche di quelli bravi, di quelli inquadrati, di quelli che “non si può” o “non si deve”.
Erasmo da Rotterdam, nel suo “Elogio alla follia” scrive, facendo parlare proprio la “follia”: 
“Non vi accorgete che gli uomini austeri, dediti a studi filosofici, o impegnati in faccende serie e difficili, in genere sono già vecchi prima di essere stati davvero giovani, e questo per le preoccupazioni e per il costante e teso dibattito mentale, che un po’ alla volta esaurisce gli spiriti e la linfa vitale?
Al contrario, i miei bei matti sono tutti grassottelli, lustri, senza una ruga, proprio come quelli che chiamano porcelli d’Acarnania, immuni, per certo, da qualunque disturbo senile, a meno che non si trovino a subire in qualche misura il contagio dei saggi, come capita, poiché la vita non consente mai una completa felicità.
Valida testimonianza di tutto questo è il diffuso proverbio secondo cui solo la Follia è capace di prolungare la giovinezza, altrimenti fuggevolissima, e di tenere lontana la molesta vecchiaia.”
Io aggiungo che in fondo chi corre in auto, a qualunque livello, un po’ di follia ce la mette. 
Per molti è una fondamentale valvola di sfogo, il nostro “momento di follia”, che ci regala meravigliose emozioni, il sale della nostra vita.
Gilles era l’apoteosi di tutto questo. 
Lui scelse di non maturare, di restare “bambino”, di rinunciare alla razionalità. 
Ricordo delle sue interviste bellissime in cui si esaltava per quelle che per altri non erano che “ragazzate”. E lui ne era felice. 
Una vita vissuta con l’acceleratore saldato a terra, con qualunque mezzo, sempre fedele a se stesso.
Cito una cover di un bel libro su Gilles “il piccolo aviatore”:
“Zandvoort, 26 agosto 1979
Villeneuve è primo, ha realizzato il giro più veloce, ma qualcosa non funziona, la posteriore sinistra si sta afflosciando. Dovrebbe fermarsi, sarebbe facile, proprio adesso sta passando davanti ai box. Non si ferma. Prosegue. 
La Ferrari è ormai inguidabile. Attaccato da Jones va in testacoda. Jones lo sorpassa.
Villeneuve riparte. Dovrebbe fermarsi, non si ferma. Prosegue. 
Finisce ancora fuori pista. La posteriore sinistra non esiste più. E’ costretto ad andare ai box. Ma i box sono dalla parte opposta. Deve fare un giro completo con tre gomme usurate e una a terra. Lunghissimo. Villeneuve accelera ancora. Se supplizio deve essere, che sia breve. Il cerchione, ora, striscia sull’asfalto. Prosegue. Rompe la sospensione. Prosegue. 
Il troncone posteriore scintilla, ondeggia, ha vita propria. Prosegue. Arriva ai box in quelle condizioni. Ha appena perso il mondiale. I meccanici lo guardano imbarazzati, stavolta l’hai fatta grossa, aviatore. Lui li osserva dal basso, incredulo. Fatemi ripartire, non può essere già finita.
Gilles era così: prosegue.”
Se n’è andato chiudendo un’epoca, Villeneuve. 
Guardando quelle immagini, scrutando tra le dolci pieghe della nostra memoria, tra le migliaia di commoventi lettere che furono scritte dopo la sua morte, traspare il suo pensiero, la sua filosofia estrema, il suo testamento morale e cioè che nelle corse, come nella vita, l’importante non è vincere, ma nemmeno partecipare, l’importante è dare sempre il massimo.
E il suo ricordo è per me ora un esempio da seguire.
Salut Gilles!


venerdì 29 ottobre 2010

Banana Republic

Eh si, a volte capita, è capitato a tutti di oltrepassare quella sottile linea rossa tra quello che si deve fare e quello che non si deve assolutamente fare. A volte capita anche che quella linea sancisca il confine con la decenza e la moralità.
Capita a tutti ed è capitato anche a me. Più volte.
Ma non dovrebbe succedere ripetutamente ad un capo di governo. NON DEVE succedere.
Poichè un capo di stato è l'esempio primo cui tutti noi dovremmo ispirarci. Colui che ci deve traghettare lungo un percorso di legittimità e di trasparenza. Morale, integerrimo, serio e capace.
Il signor B. si è distinto, invece, per una politica basata su nani e ballerine. Un po' come la politica adottata dalla sua Mediaset da quando è stata mandata in onda. E poi dai suoi telegiornali, dove la notizie reali, quelle serie ed utili sono calpestate da quelle futili, frivole e stupide.
Capita anche di avere una schiera di elettori fedeli che si bendano gli occhi di fronte allo scempio attuato dal loro leader carismatico... è successo in germania e in Italia nel secolo scorso, negli anni '20-'30.
Ma non deve succedere.
Cosa sta succedendo in questo paese? L'Italia.. quell'Italia che era nel passato esempio, faro di civiltà.
Terra di santi, poeti e navigatori, è ora una brutta caricatura di quel paese disegnato anni fa da Max Bunker nei fumetti di Alan Ford. (Lo leggevate?).
E' un paese in cui la civiltà, l'educazione civica, il vivere comune non esiste più. Il degrado morale inizia proprio da qui.
Chi può inquina, truffa, sporca, degrada, rompe, picchia, uccide.
Tanto la farà franca, gli è stato insegnato così.
Anche da chi lo governa.
Goodbye Italy, welcome italietta.

giovedì 28 ottobre 2010

Matt's review.. A Nightmare On Elm Street (2010)

Inizio da oggi una sezione dedicata alle mie recensioni cinematografiche, visione dopo visione.
Piccola premessa:
*Tutti i film saranno visionati nella loro versione originale, quindi non doppiati in italiano. E commentati quanto tali.
Ritengo che questo sia l'unico modo per godersi appieno la recitazione degli attori.*

E' quasi Halloween, così ieri notte mi son deciso a guardare il remake di Nightmare (tit. orig. "A Nightmare on Elm Street"), diretto dall'esordiente Samuel Bayer, con Jackie Earle Haley nei panni del nuovo Freddy Krueger.
Premettendo che sono un grande fan della saga originale, ho trovato solo pochi lati positivi in questo remake.
Iniziando dalla regia, dove ok..Bayer essendo un giovane regista che ha diretto solo ed esclusivamente videoclip non ha alcuna esperienza in campo cinematografico..e si vede. Un reboot così importante e atteso, meritava senza dubbio una cura più particolare.
L'originale del 1984, diretto e creato dal grande Wes Craven era una novità assoluta nel panorama del cinema horror e in un certo senso era da considerarsi una piccola rivoluzione poichè rappresentava su grande schermo la cattiva coscienza del tessuto sociale americano. Il male creato dalle generazioni del passato che tornava a tormentare quelle presenti. Inoltre, Robert Englund dava a Freddy Krueger una caratterizzazione pazzesca, rendendo il personaggio un'icona degli anni '80. Purtroppo, come sempre accade, la miriade di sequel hanno snaturato il personaggio, dandogli una deriva umoristica e sempre più iconica, facendolo diventare da film del terrore un mero esperimento di teen-horror-movie.
Con questo remake, invece, si è voluto ricostruire la storia, azzerando tutto il franchise precedente e creando una trama collocata in un nuovo decennio, con l'uso dei cellulari e internet.
Si è deciso, quindi, di ridare al personaggio di Freddy il ruolo che gli era stato dato nel primo film della saga, ossia quello di moderno "uomo nero" che ci terrorizza nei nostri incubi, emblema del male, tanto più spaventoso quanto più riconoscibile come prodotto della società contemporanea, da essa al tempo stesso creato e temuto. L'esperimento però è naufragato già nei primi minuti, dove appare in tutta la sua orrorifica rappresentazione, non lasciando nulla all'immaginazione e al terrore di scoprire pian piano chi è il manipolatore e l'assassino dei sogni.
Jackie Earle Haley è un bravissimo attore, ma totalmente sprecato in questo film, dove i chili di make-up rendono impossibili qualsiasi tentativo di espressività. Le uniche cose positive sono la voce e alcune battute memorabili.
Inoltre, il personaggio di Nancy è solo una caricatura di quello originale, perdendo quasi interamente il lato psicologico, fragile di una ragazza tormentata.
La sceneggiatura, infine, ricalca in molte situazioni quella originale, aggiungendo nuovi dettagli alla trama. Purtroppo però si è persa quella "consfusione mentale" che non ci faceva distinguere la realtà dal sogno, qui resa troppo evidente da alcuni passaggi.

Voto: 5

PERCHÈ VEDERLO: Beh, è un obbligo per tutti i fan della saga originale.. per tutti gli altri consiglio la visione solo dopo aver visto il classico dell'84.

martedì 26 ottobre 2010

Dal diario dell'orsetto... parte II

Caro diario,
sono costretto a letto da una fastidiosa influenza.
Uffa, proprio nella settimana della pesca ai salmoncini..
Ora sono qui, con 39 di febbre nel mio lettino e qualche allucinazione.
Che infausta situazione!!!

sabato 23 ottobre 2010

Le 10 regole d'oro per capire noi maschi

Sono ormai anni che sento tante chiacchiere su come cercare di conquistarci o mantenere saldi i rapporti o cose simili.
Questo post è dedicato a tutte le dolci fanciulle là fuori. Insicure, intimorite e terrorizzate da noi maschi.
Credo sia arrivato il momento di sgombrare un po' di idee dalle vostri menti innocenti. 
Anzi, eliminatele del tutto.
Noi uomini siamo animali, il più delle volte rozzi, stupidi e violenti.
Ma abbiamo pur sempre una logica e capendola, la vostra vita sarà più semplice.

Ecco le 10 regole d’oro per capire realmente noi uomini.

1 – Ragioniamo con l’uccello.

“oh che serata magnifica, il tramonto riflette colori stupendi che mi fanno venire in mente quanto ti amo” SBAGLIATO. Vogliamo solo portarvi a letto. E sappiamo che con qualche parola dolce il compito è facilitato.

2 – Non cercate di cambiarci.

Molte di voi sono certe di poter cambiare il ragazzo/uomo con cui è legata o del quale è follemente innamorata. SBAGLIATO. Noi non cambiamo MAI. Quindi se siete attizzate dal ragazzo burbero, bello e dannato e che volete cercare di cambiarlo… beh, tempo perso.

3 – Il sesso è fondamentale.

In generale, ma soprattutto nella vita di coppia, il sesso per noi è il 95% dei nostri pensieri. Credete che il vostro lui sia una sorta di angioletto santificato che per una sera vuole solo farvi le coccole? SBAGLIATO. Beh, rileggetevi il punto 1.

4 – I nostri gusti/hobby/oggetti non vanno toccati.

Siamo molto legati a quello che possediamo, ok? C’è chi colleziona maglie di squadre di calcio, chi caschi, chi francobolli, chi macchine… Così come siamo legati agli hobby che pratichiamo e ai gusti nel vestiario, cibo, auto, case, etc etc. NON TOCCATECELI. Potremmo diventare delle belve. Specialmente nei gusti cinematografici… Guai a chi ci tocca Die Hard!

5 – Lo shopping ci annoia.

Non cercate sempre di portarci a fare shopping in qualche “megacentrocommerciale” o per le vie del centro pensando che magari siamo contenti di farlo. NO. SBAGLIATISSIMO. A noi lo shopping ci annoia mortalmente. Molte volte è addirittura meglio una martellata nelle palle. Perché vi accompagnamo? Leggetevi i punti 1 e 3.

6 – L’uomo perfetto non esiste.

Incredibile quanto voi donne vi ostiniate, anzi, vi danniate, alla ricerca dell’uomo perfetto. NON ESISTE. Chi più volte si è riconosciuta nel punto 2, converrà nel dire che è impossibile trovare un uomo perfetto in tutto e per tutto. L’uomo bello, intelligente, simpatico, serio, che ama star con voi accoccolati sul divano senza voler sempre scopare, che ama portarvi a fare shopping nei “megacentricommerciali” o per le vie del centro.. NON ESISTE. Mi state dicendo che in realtà uno così lo conoscete??? Beh, i casi sono due. O mente spudoratamente (è davvero bravo il tipo) o è GAY.

7 – Il matrimonio.

Ormai quasi nessun uomo vuole sposarsi. Perché? Perché iddio ha creato la convivenza! Quindi si può far sesso tranquillamente in casa da soli (oooh, si) e anzi! In caso di rottura, non dobbiamo divorziare e quindi non dobbiamo pagarvi niente! Quindi, vi prego, non impuntatevi con il matrimonio con noi maschi, davvero.. è inutile.

8 – Le altre donne.

Solitamente un uomo guarda anche le altre donne. Wooo. Calme, calme, fanciulle. Dai, non è una novità. Ma ciò non vuol dire che vogliamo tradirvi. Sono solo fantasie e in quanto tali non nuociono al rapporto. Chissà, potrebbero anche rafforzarlo (cosina a tre?). L’importante è capirlo. Fanno parte di noi.

9 – Il vostro look.

Apprezziamo moltissimo quando volete apparire ancora più belle. Il trucco, i capelli… ma il più delle volte è davvero inutile perché noi… beh… punto 1 e punto 3. Ehi, non sto dicendo che amiamo le sciattone! Anzi, un look curato fa decisamente sesso. Ma senza esagerare! Noi non osserviamo tutto con occhio clinico come fate voi. Il più delle volte neanche ci accorgiamo. Visto che il nostro sguardo è magnetizzato dai vostri punti focali (tette o culo o bocca o occhi) tendiamo a non prestare molta attenzione al resto. Capitolo a parte meritano i vestiti. Noi amiamo i vestiti arrapanti. Ma questo varia da gusto a gusto quindi salterò la descrizione approfondita.

10 – Le critiche.

Se dopo i punti 3, 4 e 6 avete deciso di rassegnarvi e criticare ogni cosa dell’uomo/ragazzo con cui uscite. State davvero SBAGLIANDO TUTTO. Noi non accettiamo critiche, alcuni si incazzao subito rompendo qualsiasi rapporto, altri le assorbono come una spugna, una dopo l’altra fino a scoppiare. 
Donna avvisata, mezza salvata.

Spero di essere stato chiaro ragazze, dopo questa breve lista saprete qualcosina in più su noi bestiacce.
Ce ne sono ancora tante di regole chiave per capirci meglio… ma ne parleremo più avanti.

Keep rockin’

venerdì 22 ottobre 2010

Porno PC

Hey ragazzi, ma soprattutto ragazze della blogosfera, come butta?
Mi è stato chiesto oggi cosa ne pensassi del rapporto tra persone, tecnologia e internet.
La risposta? Beh, che la gente sta diventando sempre più stupida.
Abbiamo una tecnologia avanzatissima, riusciamo a mandare sonde sulla luna, su marte...fare cose che erano impensabili solo qualche decennio fa, ma il nostro essere bestie ha anche fatto si che ci ritrovassimo ad avere computer che ormai si sono trasformati in macchine per le seghe a quattro cifre.
E non è tanto incredibile perchè tutti noi sappiamo a cosa serve un pc connesso in Rete, vero?
Per vedere dei porno. Chiaro.
Internet doveva renderci liberi, aiutare la democrazia e palle varie, ma il risultato è che ha dato libero accesso alle invasioni barbariche...
Un terzo dei siti internet sono porno, la maggior parte dei maschi che usa internet ha maturato una sorta di ossessione per la pornografia che si trova in abbondanza e secondo un recente sondaggio, il 48.5% delle donne che navigano in Rete guarda filmati porno e scene di sesso esplicito.
Wow.
Beh, non metto in dubbio che si possono imparare molte cose interessanti guardando un bel porno...

Keep rockin'

mercoledì 20 ottobre 2010

Se questo è un paese...

Buongiorno mondo,

con gli ultimi fatti di cronaca avrete di certo visto che razza di avvoltoi abbiamo travestiti da giornalisti. Gente senza un briciolo di dignità che si ammanta del sacro diritto di cronaca appostandosi giorno e notte per carpire i più piccoli indizi al fine di fare lo scoop più sensazionale.
Sto parlando dei fatti di Avetrana (ma che potrei benissimo accomunare a Cogne, Perugia, il piccolo Tommy), un terribile omicidio che sta spopolando su tutte le televisioni-giornali-radio come il più orrendo reality show in circolazione. Trasmissioni create ad hoc, speciali, approfondimenti...
Come se volessero stuprare una seconda volta la piccola Sarah. nel sacro nome dell'audience.
L'Italia è uno dei pochi paesi al mondo che ha l'incredibile dono di poter annientare quel poco di buono che le rimane.
L'ha fatto con il calcio (calciopoli e compagnia bella), con la politica (pdl, pd, berlusconi, bersani, veltroni, fini, buttiglione, gasparri...), con il turismo (spiagge inaccessibili, città d'arte lasciate al proprio destino), con la televisione (buona domenica, domenica in, la pupa e il secchione, grande fratello..), con il cinema (i vanzina, muccino, moccia, boldi, de sica figlio...), la letteratura (moccia, melissa p,...) e ora con il giornalismo. Giornalisti come Montanelli e Biagi rimpiazzati da pupazzi qualunque, schiavi del potere e delle leggi di mercato.
Se questo è un paese...

Keep rockin'

martedì 19 ottobre 2010

Dal diario dell'orsetto...

" Oggi è una splendida giornata di sole e sono molto contento.
Ho annaffiato il mio bonsai e ho notato con stupore che i suoi rametti sono tutti protesi verso l'alto e le sue foglioline stanno iniziando a diventare giallognole e cadere... diamine è autunno!
I miei simili sono quasi tutti in letargo in questo periodo, me ne ero scordato!! Ma non ho molto sonno...
yaawn... cosa??.. si beh, stavo dicendo..
...
ronf.. "

lunedì 18 ottobre 2010

Goodbye half-naked girls...

Buongiorno mondo,
Sembra proprio che stia arrivando il freddo invernale.
Una parte di me è sempre triste in questo periodo... addio ragazze in bikini, minigonne vertiginose con gambe in bella vista, top scollati e canottierine sexy... è davvero una grave perdita.
Tutto viene compensato però dal consumo industriale di dolci e cioccolate calde. E dal pensiero che almeno per 7-8 mesi non vedrò in giro improbabili ragazze cicciute con gonne strette e magliettine che lasciano la pancia (e che pancia) in bella vista... wow... non so voi ma ho sempre diversi conati di vomito repressi ogni volta che le vedo. Ragazze, un po' di autocritica ogni tanto, ok? Pietà!
Oh, tra l'altro... l'ingresso ufficiale della "tenuta da casa autunnale-invernale" (comunemente chiamata "tuta") mi fa venire in mente che mancano solo 2 mesi  e 6 giorni a Natale. Il fanciullo che è dentro di me esulta.
Immaginate un piccolissimo Matt stranamente pacifico e dolce, vestito come un elfo che salta e zompetta a destra e a manca. Ok, ho reso l'idea? E si, il mio natale è dannatamente consumista! (Non vi preoccupate farò un bel post a tempo debito riguardo questo).

Per il momento, ai miei fedeli lettori maschi posso solo consigliare di chiudere un attimo gli occhi e immaginare tra 8 mesi le ragazze che ripopoleranno le nostre città... wow.
E alle mie fedeli lettrici, posso solo consigliare di non incazzarsi più di tanto se ogni tanto fantastichiamo pure noi... tzè, non avete mai fatto sogni erotici? Oppure, non avete MAI fatto pensieri sconci su qualche ragazzo figo? Naaaaa non ci credo!

Keep rockin'

p.s.

sabato 16 ottobre 2010

Dio ci odia tutti

Avete mai riflettuto seriamente sulla nostra condizione?
Voglio dire, mi manda ai pazzi pensare a tutte quelle cazzate che ci hanno propinato da piccoli.
Sarà che viviamo in un paese in cui la religione è una sorta di "intoccabile verità". Tu sei libero di credere, ma non sei affatto libero di non credere. Ognuno di noi si sarà posto l'idea sull'esistenza o meno di qualche divinità che dall'alto ci guarda strafottente lasciando che mandiamo a puttane tutto quello che ha creato dopo ben 6 giorni di duro lavoro cosmico. Che cazzo, io avrei lanciato fulmini e saette su tutti... se qualcuno rovinasse il prato del mio giardino o mi rigasse la macchina... gliela farei pagare no?
Beh, in effetti però, pensandoci bene si imbufalisce molto spesso il possibile demiurgo con noi poveri mortali.
Diluvi, terremoti, piaghe, epidemie, i film dei Vanzina...
da qui la mia idea che se esistesse davvero un dio, beh, ci odierebbe tutti.
Ma per fortuna appartengo da parecchi anni a quella schiera di individui abietti che non crede più in nulla.
Ateo convinto.
Anche se gli epiteti che mi hanno affibbiato durante questi anni sono parecchi: nichilista, miscredente, peccatore, pazzo, pagano... roba da matti. Appunto.
La verità è che provo una profonda compassione per coloro che credono davvero in qualcosa di "magico e divino". E' come quando ero bambino e credevo in babbo natale. Alla fine quando ho scoperto che non esisteva è stato un vero shock, dal quale fatico ancora oggi a riprendermi. Beh, immagino sia la stessa cosa.
Ultima considerazione. Siete davvero così pii o siete solo dei paraculi?
Se credete davvero a quello che vi hanno propinato da bambini allora il mondo dovrebbe essere migliore no? Nessun omicidio, nessun tipo di odio, nessun'invidia. Invece credo sia tutto il contrario. gente che va a messa, che crede e poche ore dopo si spara un bel segone in bagno. Va allo stadio, prende qualche spranga e la spacca sui vetri delle macchine in sosta. oppure semplicemente odia il suo vicino di casa, o il collega di lavoro, oppure è invidioso di un amico... potrei andare avanti all'infinito.
Dio vi odia tutti.
A me, invece, ha offerto una bella birra gelata.
Prosit.

Keep rockin'

venerdì 15 ottobre 2010

Generazione Zero


Tempo fa pubblicai questa mail su VareseNews. Partendo dal presupposto che nulla è cambiato, mi sembra doveroso rispolverarla...
"Caro direttore,
ho deciso di scrivere questa lettera dopo anni di silenzio, durante i quali ho completato gli studi universitari e ho avuto tutto il tempo per guardarmi attorno e giudicare con occhio imparziale il Paese in cui vivo. Mi spavento per le conclusioni alle quali sono arrivato. Ho voglia di abbandonarlo. Di scappare da tutto questo. Ho 26 anni e non ho un futuro. Il lavoro? SE lo trovi è precario. A tempo determinato. Stage non retribuiti di 6 mesi e poi a casa. Avanti un altro. In questo paese per andare avanti bisogna solo avere fortuna e le conoscenze giuste. Non conta che tu sia bravo a fare qualcosa. La meritocrazia non esiste. L’italia (in minuscolo ovviamente) è un paese di ipocriti e ladri. Di sfruttatori e di disperati. Di ragazzi che vorrebbero iniziare a diventare uomini, staccarsi dai genitori e pagarsi un affitto, magari fare un mutuo per una casa… con uno stipendio di neanche 1000 euro (se si è DAVVERO fortunati…). E poi siamo dipinti con disprezzo con il termine “bamboccioni” da ministri, politicanti da 4 soldi che prendono 6-7 mila euro al mese per fare solo i porci comodi loro. Un'italia dove manager incapaci portano al fallimento imprese e aziende (anche pubbliche). 
Un paese dove Milano è dipinta come una grande metropoli moderna … il che è tutto dire.
Affitti alle stelle. Monolocali da 600 euro al mese, mentre per un “povero laureato” lo stipendio iniziale (e per iniziale si intende i primi anni, non i primi mesi) è di soli 500-600 euro. Abbonamenti dei treni pagati a peso d’oro, per un servizio che è terzomondista . Studenti trattati come carne da macello da direttori/manager/dirigenti che vedono in loro solo una possibilità di sfruttamento.
Questa generazione è la prima che starà peggio rispetto a come stavano i propri genitori. Che ai tempi riuscivano a fare cose che noi ora ci possiamo solo sognare.
Ora, alla ricerca di un lavoro, ho deciso di guardare all’estero. Londra e perché no gli Stati Uniti. Paesi in cui i giovani laureati sono inseriti in aziende serie che formano l’individuo, dandogli la giusta esperienza e se valido, la giusta promozione.
Ma per il momento, sono bloccato qui. In un paese senza futuro. Una generazione fortunata … non c’è che dire. "
Sfogone mica da ridere, no? 
Il fatto che nulla sia cambiato ha maturato in me l'incazzatura necessaria per cercare di emergere da questo pantano il prima possibile e mandare un po' tutti a fanculo.
Keep rockin'

giovedì 14 ottobre 2010

Here I am (back)

Beh, fa sempre un certo effetto tornare a scrivere dopo più di un anno... avevo lasciato il mio vecchio blog per mancanza di idee e creatività. Buffo per chi mi conosce, vero?
Mantenere un blog è certamente impegnativo, ma può rivelarsi una bella esperienza. Ed è pur sempre un bel modo per esprimersi in questa società orientata sempre di più verso il 2.0, dove "interattività" è la parola d'ordine.
Poi, diciamocela tutta, è un modo per distinguersi da quell'esercito di bimbi-babbi-minkia che popola la rete oggigiorno, pubblicando cazzate senza senso e oscenità che ti fanno venire il voltastomaco.
Hey, sia chiaro, non sto dicendo che sono uno snob.
Anzi.
Ora, prendiamo facebook... per coloro che hanno vissuto in una caverna o in eremitaggio in Tibet, cercherò di spiegarlo nel modo più semplice possibile.
Ok, cos'è facebook?
Semplice. E' un social network, ossia un portale web che "serve" a creare/mantenere contatti con "amici".
Bene, detto così potrebbe anche sembrare una cosa buona e giusta, no? No no cari miei.
Non prendiamoci in giro, di tutti gli "amici" facebookari, con quanti davvero avete un rapporto? l'1/100? Probabile.
Veniamo adesso alla fatidica domanda. "Perché mai dovresti iscriverti a facebook?" Semplice, per aggiungere più amici possibili e per farti i cazzi degli altri.
Un momento. Così sembrerebbe trooooooppo semplice. Infatti c'è di peggio. Gli utenti in facebook si sono evoluti in razze che neanche potreste immaginare nei vostri più terribili incubi.
Evito di elencarli tutti per ovvie ragioni di tempo, citerò i più curiosi:

- Il colto. Ossia, colui che pubblica solo ed esclusivamente contenuti di alto profilo intellettuale.
- Il pirla. Ossia, colui che pubblica solo ed esclusivamente cazzate. Foto di capre in mutande e video di cani  che cercano di montare la propria padrona, per intenderci.
- Il bimbo-babbo-minkia: ossia, l'utente medio di facebook. Colui/colei che riempie la propria bacheca (e spesso anche quelle degli altri) con link di gruppi no-sense creati ad hoc da altri utenti bimbo-babbo-minkia. È forse l'utente più terribile perché dopo aver pubblicato foto sul proprio profilo dove fa il dito medio, il tamarro, il figo, si mette a pubblicare link del tipo "il mio carattere? bello, dolce e sensibile" oppure "la dolcezza e la mia sensibilità sono le cose più belle che potessi avere dalla vita" oppure ancora "amare vuol dire osare, e guardare negli occhi della persona amata è la cosa più bella del mondo" oppure il classico "vivi la vita attimo dopo attimo" e "nessuno è meglio di me". Ma vaffanculo.
- Lo sdolcinato. Ossia colui che è in una relazione perversa e morbosa con una ragazza altrettanto perversa e morbosa. Pubblica costantemente gruppi e link al quale si iscrive che narrano di stupenderrime qualità che nota nella propria anima gemella. "fare l'amore con te è più bello di vincere all'enalotto", "amare vuol dire condividere, e io ti amo...e ti condivido (???).. amore". Ridicoli.

Direi che è meglio fermarsi qua.
Almeno per il momento.
Ho iniziato il blog subito con il botto, facendo quello che mi diverte di più, ossia... incazzarmi per qualcosa e insultare qualcuno.

p.s. anche io sono su facebook.
Perchè?
Non è chiaro?
Per farmi i cazzi degli altri.

Keep rockin'