mercoledì 25 gennaio 2012

L'angolo della poesia: Oh Terremoto

Oh Terremoto, che sballottoli tutto e tutti,
oh movimento sismico che fai persin cader dagli alberi i frutti.
Ero a letto quando ti sei scatenato.
Tutto tremava, dalla mansarda allo scantinato.
Ma sarebbe stato bello se di 5 minuti avessi anticipato,
perché sul cesso ero adagiato!
Sai che ridere, mentre il mio cul lavorava
e tu, tutto tremava!
Le grandi risate sarebbero scoppiate per questa esperienza,
ma non ditelo alla vegliarda nonna Enza.
Ella infatti su un grande cesso si trovava
quando il terremoto si scatenava.
Dal panico fu presa e si sentì perduta,
e cadde nell'enorme tazza, essendo ella piccola e minuta.
Per molte ore le sue tracce si son perse,
ma poco fa in una fogna riemerse.
Un bello spavento non c'è che dire,
ma vivaddio non perì nelle cloache spire.
Oh terremoto, hai fatto il tuo dovere alzando i toni.
quindi ti prego, non romper più i coglioni.

domenica 22 gennaio 2012

Il gabbiano di lago

Oh care mie piccole lettrici e cari miei piccoli lettori. E' giunto il solito momento per la solita storiellina inventata da quel burlone compiaciuto che è l'autore di questo blog. Tra l'altro, blog seguitissimo (grazie di cuore) persino in Cina, a Malta e unico svago nelle miniere della Siberia. 
Aldo Grasso ha definito questo blog, in un suo recente editoriale sul Corriere: "Sobrio, bonario e cazzone". Il cardinal Tettamanzi, ex vescovo di milano e ora nullafacente lo ha definito come "Sostituto degnissimo dei vespri serali". Insomma.. un trionfo.

Il racconto odierno, narra delle gesta di un gabbiano di lago. Molti di voi sicuramente avranno notato questi simpatici volatili, belli alla vista, svolazzare su tutti i principali laghi. Ebbene, questa è la storia di uno di loro.
C'era una volta un gabbiano di lago, che viveva in un nido attrezzatissimo nel centro di Milano e ogni dì faceva il pendolare fino al Lago Maggiore dilettandosi nel pescare, ingurgitare il pesce e defecare.
La buffa curiosità di questo gabbiano era che soleva defecare indosso ad ogni individuo, sia animale che (soprattutto) umano.
Insomma, cagava ovunque e in ogni momento. Pensate che un giorno incontrò persino una celebrità: il gabbiano Johnathan Livingstone e gli cagò indosso una librata abbondante di merda liquida.
Ma non lo faceva apposta, gli veniva naturale.
Aveva un problema.
Il suo obiettivo preferito era però uno stupido umano dalla forma bizzarra, con un sorriso strano... talmente strano da suscitare nel gabbiano un incontrollabile bisogno di cagare e così lo bersagliava quotidianamente con tanti piccoli bigoli di merda tanto da obbligarlo ad uscire con l'ombrello anche nelle calde giornate di sole.
Il gabbiano, stufo di essere additato da tutti con disgusto ed etichettato con brutti aggettivi, conscio di questo problema fecale, decise di sottoporsi dapprima ad un accurato check up in ospedale per poi finire su un lettino di un analista. Un luminare nel mondo dei gabbiani, il quale dopo diverse sedute dovette arrendersi all'evidenza che questo gabbiano non poteva vivere una vita normale e tranquilla.
Un giorno, il gabbiano incontrò una rondinella e se ne innamorò.
Durante i primi appuntamenti riuscì a cagare a spruzzi intervallati e la giovane rondinina non se ne accorse, poi la portò a casa per fare all'amore e anche qui lei non se ne accorse anche perché il nido degli uccelli è al 70% costruito con la merda.
Poi un giorno il dramma. Dopo l'amplesso la rondinella decise di portare il suo nuovo bird-friend al ristorante e... insomma, vi tralascio i dettagli perché fanno veramente schifo.
Insomma, i due si lasciarono in malomodo e il giovane gabbiano di lago entrò in depressione.
La salvezza arrivò sotto forma di capra.
Infatti, un freddo martedì di gennaio, il giovane gabbiano tentò l'insano gesto del suicidio gettandosi sotto ad un treno, ma venne fermato da una capra di passaggio. "Ma che fai?" gli disse.
"La voglio far finita! Continuo a cagare e tutti mi schifano, non posso continuare a vivere così!" urlò disperato il povero gabbiano. "Ma smettila! C'è un rimedio! Ecco!" fruc... e gli mise indosso un recente ritrovato della tecnica animale che guarda caso vendeva la saggia capra.
Perciò oggigiorno, se vedrete un gabbiano svolazzare con sguardo fiero e un goffo pannolone.. non abbiate paura. I vostri vestiti e i vostri capelli non corrono rischi.

lunedì 16 gennaio 2012

Cielo di piombo Detective Stone

Là dove la jungla d'asfalto incontra una jungla un po' meno asfaltata, ma con del terriccio fangoso. Là dove il cielo è talmente ricco di agenti inquinanti da sembrar azzurro terso. Là dove i criminali se ne vanno in giro indisturbati con un cartello "sono un criminale". Ebbene, là, vive il Detective Stone.

E' una Los Angeles sempre più tetra quella in cui si ritrova impantanato Stone. In un caso di estrema difficoltà. La sua macchina, infatti, si ritrovava a sprofondare in una fanghiglia maleodorante vicino al distretto ricco dei magnati Hollywoodiani. Un altro omicidio perpetrato dall'infame "checazzocollezioni killer"ai danni di un attore famosissimo: Justin Bieber, che tempo fa abbandonò la carriera musicale da bimbominkia per intraprendere la fortunata carriera di attore, dove nel corso degli anni vinse ben 9 premi oscar.
"Zozzo destino infame!" urlò con disprezzo il detective, cercando di sgasare il più possibile per uscire da quella massa informe di fango. 
Insomma, siamo nel futuro, ma le insidie della wilderness sono sempre in agguato.
"Non sembra neanche fango!"
Stone scese così dall'auto per ritrovarsi sommerso dalla merda. "Ecco, come immaginavo...non è fango" pensò prima di esplodere in un pianto poco virile, ma molto sentito.
Dopo aver chiamato un carro attrezzi ed essersi tolto tutta la merda dai vestiti con un bastoncino dei gelati, giunse alla casa del Bieber ucciso.
La solita vista di uniformi fuori dalla casa, i soliti poliziotti nudi che si dilettavano nel rivestirsi con esse, le sirene... insomma, la solita solfa era lì ad accoglierlo. 
Ma l'accoglienza non fu delle migliori, visto che la puzza insostenibile del suo essere era tale da far indossare a tutti i presenti delle mascherine da obitorio. E non era certo per il cadavere.
Già, il cadavere. Dove poteva trovarlo se non in camera da letto? 
Dopo aver perlustrato la casa in cerca di indizi utili, Stone entrò nella camera da letto del Bieber. Ma uno spettacolo ignobile gli si parò dinnanzi.
Il corpo era posto in una strana posizione.
Sembrava stesse auto-praticandosi del sesso orale. 
"Dannazione! La solita sfida del checazzocollezioni killer." disse il detective con rassegnazione.
 Accanto vi era un post-it, incollato sul comodino. "Non sono stato io ad ucciderlo. Beh, l'idea era comunque quella di ucciderlo e perché no, anche in quella posizione, però era già così quando sono entrato. Costui era un pervertito. E si è auto-assassinato. Un po' di lavoro in meno. Ah ah ah Squek!... ehm, intendevo. Addio. "
"E' lui! Presto, portatelo alla scientifica e fatelo analizzare! Voglio le sue impronte!"
Vide anche il trofeo mancante: l'orrido nasino alla francese dell'attore.
Mentre uscì dalla stanza, il suo occhio vigile e attento notò ai piedi del letto qualcosa. Una piuma bianca...
"Mah... sarà del piumone..anche se è estate piena e ci son 40 gradi... beh sarà comunque di un piumone o di un piumino leggero." e con una scarpata la allontanò.
Nel frattempo, in lontananza sulla collina che sovrasta la città, un pellicano senza una piuma del deretano agitava le ali in segno di disprezzo.

... continua ...

domenica 8 gennaio 2012

La pulce riottosa

Oh miei piccoli lettori! Spero che le vacanze natalizie siano state gradevoli e grasse. Si, già vi vedo impegnati a mangiare i rimasugli del cenone e delle altre varie cene opulente. Zozzi.
Ma so anche che avete dormito sonni inquieti e terrificanti senza le mie fiabe della buonanotte. Dai, sarò più buono con voi e vi diletterò con una nuova fiabetta. D'altra parte anno nuovo vita nuova, sopra la panca la capra canta, ma sotto la panca.... madonna mia crepa!

C'era una volta,
in un sottobosco pilifero, una pulce ribelle. Da sempre attratta dalle polemiche e dalla voglia di cambiare il mondo decise un bel giorno di lottar contro il sistema.
D'altra parte aveva passato la sua intera vita (2 giorni... ma si sa che le pulci campano poco) a leggere libri anarchici. Quindi la sua mente era piena zeppa di questi ideali.
Le altre sue compagne pulci non erano però di questo avviso. Loro lì stavano bene. Rompevano i coglioni al cane che le ospitava e sinceramente non avevano voglia di avventurarsi in queste nuove (seppur eccitanti) avventure.
Quindi la pulce si trovò ben presto sola a lottar contro il mondo.
Ma era determinata. E questo faceva la differenza.
Prese carta e penna e fece un elenco di cose da cambiare (pelli più unte, capelli più grassi, peli più crespi) e mise il foglietto nel taschino della sua camicia stile grunge. Prese un casco, il megafono, un martello, un cuscino a moh di scudo e si mise sull'attenti, pronta a scatenare un putiferio nelle strade.
Ma niente.
Non successe praticamente nulla.
D'altra parte era solo una piccola, minuscola pulce che voleva cambiare il mondo... nessuno la cagava, neanche di striscio, nessuno la sentiva.
Un bel giorno il padrone del cane prese un collare antipulci.
E fu la sua fine.

Quindi o piccoli lettori, la morale è la seguente: non valete nulla. Non sarete nessuno nella vita. Nessuno vi caga. Ci sarà sempre qualcuno più grande di voi che vi schiaccerà o peggio...comprerà un repellente.