lunedì 16 gennaio 2012

Cielo di piombo Detective Stone

Là dove la jungla d'asfalto incontra una jungla un po' meno asfaltata, ma con del terriccio fangoso. Là dove il cielo è talmente ricco di agenti inquinanti da sembrar azzurro terso. Là dove i criminali se ne vanno in giro indisturbati con un cartello "sono un criminale". Ebbene, là, vive il Detective Stone.

E' una Los Angeles sempre più tetra quella in cui si ritrova impantanato Stone. In un caso di estrema difficoltà. La sua macchina, infatti, si ritrovava a sprofondare in una fanghiglia maleodorante vicino al distretto ricco dei magnati Hollywoodiani. Un altro omicidio perpetrato dall'infame "checazzocollezioni killer"ai danni di un attore famosissimo: Justin Bieber, che tempo fa abbandonò la carriera musicale da bimbominkia per intraprendere la fortunata carriera di attore, dove nel corso degli anni vinse ben 9 premi oscar.
"Zozzo destino infame!" urlò con disprezzo il detective, cercando di sgasare il più possibile per uscire da quella massa informe di fango. 
Insomma, siamo nel futuro, ma le insidie della wilderness sono sempre in agguato.
"Non sembra neanche fango!"
Stone scese così dall'auto per ritrovarsi sommerso dalla merda. "Ecco, come immaginavo...non è fango" pensò prima di esplodere in un pianto poco virile, ma molto sentito.
Dopo aver chiamato un carro attrezzi ed essersi tolto tutta la merda dai vestiti con un bastoncino dei gelati, giunse alla casa del Bieber ucciso.
La solita vista di uniformi fuori dalla casa, i soliti poliziotti nudi che si dilettavano nel rivestirsi con esse, le sirene... insomma, la solita solfa era lì ad accoglierlo. 
Ma l'accoglienza non fu delle migliori, visto che la puzza insostenibile del suo essere era tale da far indossare a tutti i presenti delle mascherine da obitorio. E non era certo per il cadavere.
Già, il cadavere. Dove poteva trovarlo se non in camera da letto? 
Dopo aver perlustrato la casa in cerca di indizi utili, Stone entrò nella camera da letto del Bieber. Ma uno spettacolo ignobile gli si parò dinnanzi.
Il corpo era posto in una strana posizione.
Sembrava stesse auto-praticandosi del sesso orale. 
"Dannazione! La solita sfida del checazzocollezioni killer." disse il detective con rassegnazione.
 Accanto vi era un post-it, incollato sul comodino. "Non sono stato io ad ucciderlo. Beh, l'idea era comunque quella di ucciderlo e perché no, anche in quella posizione, però era già così quando sono entrato. Costui era un pervertito. E si è auto-assassinato. Un po' di lavoro in meno. Ah ah ah Squek!... ehm, intendevo. Addio. "
"E' lui! Presto, portatelo alla scientifica e fatelo analizzare! Voglio le sue impronte!"
Vide anche il trofeo mancante: l'orrido nasino alla francese dell'attore.
Mentre uscì dalla stanza, il suo occhio vigile e attento notò ai piedi del letto qualcosa. Una piuma bianca...
"Mah... sarà del piumone..anche se è estate piena e ci son 40 gradi... beh sarà comunque di un piumone o di un piumino leggero." e con una scarpata la allontanò.
Nel frattempo, in lontananza sulla collina che sovrasta la città, un pellicano senza una piuma del deretano agitava le ali in segno di disprezzo.

... continua ...

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