sabato 9 luglio 2011

Tutte le cose di Gaudì e Cristi colpevolizzati Parte 2

"Madonnamia!!!!" esclamò l'avventuriero "che spavento!".
"No, non sono mia madre" disse la non più oscura figura, ammantata di luce solare, che si rivelò essere Gesù Cristo, o Cristo Gesù se preferite.
"In verità, in verità ti dico o giovine, che son qui per indicarti la retta via" disse il sant'uomo. "Toh, eccola" indicando la parte opposta della vallata.
La sua lunga barba, nascondeva però un sorriso beffardo.
Ecco che, dopo aver ripercorso la strada e sceso per la parte più pericolosa, si accorse di essere stato preso in giro da quel simpatico omino barbuto.
"Ma che diamine! Neanche dei santi ci si può fidare!" disse esasperato l'avventuriero, mentre superava abilmente sabbie mobili, sabbie calde e sabbie anche un po' scottanti.
L'ira del giovane avventuriero era al limite massimo. Con quella strana ci impiegò ore in più per raggiungere quel fottutissimo posto estanco e incazzato gli girarono le palle in maniera vorticosa.
Giunto a "tutte le cose di Gaudì", prese a calci la simpatica scultura della salamandra, prese del muschietto e glielo mise in bocca, dopodichè, andò alla caccia della chiesa più vicina.
La vendetta doveva essere calata al più presto.
"Mi scusi, buona donna, dove posso trovare la chiesa più maestosa e bbbella di Barcellona?" Chiese ad una simpatica vecchina.
"Guardi, ce ne sono due" rispose ella. "Una è ricavata da un pino, con un rosone della madonna, il più grande del mondo."
"Ma come ricavata da un pino??" chiese lo spossato avventuriero.
"Eh si, devi vedere che in epoca remota, un pescatore decise di abbattere un pino per costruirsi una nuova barchetta con la quale procacciarsi il cibo, ma dopo averlo abbattuto vide la faccia della madonna tra le righine del legno e decise di erigere una cappella. Che poi si trasformò, dopo anni di cure in una cattedrale."
"Ma mi scusi...è mai possibile tutto ciò???? Cioè, buttiamo all'aria la  possibilità di lavorar pescando per costruir cappelle??"
"eeeeeh"
"vabbè, la prego, continui" supplicò il giovine.
"L'ultima chiesa è talmente bella e maestosa che rimarrai colpito da essa. E' stata costruita da solo due omini minuscoli. Poi presi, fusi nel bronzo e posti (per ringraziarli) sul portone della chiesa."
"vabè, bel ringraziamento" disse ironico lui.
L'avventuriero decise di incamminarsi verso l'ultima chiesa. Il perchè è ancora oggi un mistero.
Nelle vicinanze, per riprendere le forze e le energie, pranzò in un ristorante fantastico, pieno di persone, dove però tutte le pietanze erano insipide e addirittura prese un gelato al cioccolato misto limone. L'equivalente di mangiar merda.
Ancora più incazzato, si diresse verso la chiesa con una pala, presa in prestito da un contadino in bicicletta che passava di lì per caso, quando... meraviglia delle meraviglie... vide l'immagine di Gesù con le manine alzate come per dire "Hey, non sono stato io!".
Fece per alzar la pala quando un gruppo di gendarmi irruppe nella piazzetta fermando lo spettacolo di alcuni musichieri urlanti che nel frattempo stavano raccogliendo elemosine con curiose gabbie in testa e fermarono anche l'avventuriero, scambiandolo per uno di loro.
Lui cercò di divincolarsi, ma inutilmente. La sua ira venne così punita e la goliardìa venne premiata.

Tratta da una storia in parte vera.



Tutte le cose di Gaudì e Cristi colpevolizzati Parte 1

Barcellona, t.t.d.m.c. (tanto tempo dopo la morte di Cristo).

Il sole era alto nel cielo e la temperatura era prossima alla caldazza.
L'avventuriero si inerpicava su per la collina catalana ed era sfinito.
Per l’intera giornata non aveva fatto altro che zompettare allegramente per la città, procacciandosi utili informazioni e arricchendo il suo personalissimo bagaglio culturale in maniera indegna.
Ora, l'ultima perla per considerare un successo il suo lungo viaggio (così da non rotolare per terra in preda a convulsioni dettate da orribili paturnie) era visitare il Parco Guell, ove risiedevano meraviglie di inestimabile bellezza, scolpite, costruite, insomma fatte da Gaudì. L'eccentrico artista spagnolo morto perchè tirato sotto da un tram.
Ebbene si, so cosa state pensando o miei piccoli e fedeli lettori: che morte dimmerda... piuttosto preferirei morire tirato sotto da un bue con il vomero.
Tutto d’un tratto… apparve dinnanzi a lui un terrificante bivio... a sinistra una spianata di gelsi, alberi multicolori e colline verdeggianti, a sinistra una discesa inquietante. 
L'avventuriero vide, con i suoi occhi cisposi, un minuscolo cartello che recava scritta una preziosa informazione. Da una parte "Tutte le cose di Gaudì". Dall'altra parte la minacciosa scritta "Morte certa".
Dopo essersi fermato a riflettere per una decina di ore, si decise a percorrere la strada per visitare tutte le cose di Gaudì. D'altra parte era giunto lì apposta dopo ore di cammino, litri di sudore e sguardo perso nel vuoto.
Ma ecco che, percorrendo quella strada che sembrava agevole...apparve d'innanzi a lui un prodigioso essere.

...continua...