mercoledì 25 gennaio 2012

L'angolo della poesia: Oh Terremoto

Oh Terremoto, che sballottoli tutto e tutti,
oh movimento sismico che fai persin cader dagli alberi i frutti.
Ero a letto quando ti sei scatenato.
Tutto tremava, dalla mansarda allo scantinato.
Ma sarebbe stato bello se di 5 minuti avessi anticipato,
perché sul cesso ero adagiato!
Sai che ridere, mentre il mio cul lavorava
e tu, tutto tremava!
Le grandi risate sarebbero scoppiate per questa esperienza,
ma non ditelo alla vegliarda nonna Enza.
Ella infatti su un grande cesso si trovava
quando il terremoto si scatenava.
Dal panico fu presa e si sentì perduta,
e cadde nell'enorme tazza, essendo ella piccola e minuta.
Per molte ore le sue tracce si son perse,
ma poco fa in una fogna riemerse.
Un bello spavento non c'è che dire,
ma vivaddio non perì nelle cloache spire.
Oh terremoto, hai fatto il tuo dovere alzando i toni.
quindi ti prego, non romper più i coglioni.

4 commenti:

  1. Pure poeta adesso! ah ah ah ah! :-D e che poesia!

    RispondiElimina
  2. Di cattivo gusto pensando alle vittime dei terremoti anche recenti.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma per favore... Allora non si dovrebbe più scherzar su nulla.

      Elimina

Ah!!! Così vuoi commentare eh??? Come osi! Naaa scherzo, fai pure.