Ovvero, come sopravvivere ad un Blizzard e bersi una pinta di birra per festeggiare.
Eccomi di nuovo qui, a raccontarvi le mie vicissitudini dopo la nevicata più fitta e pesante che abbia mai visto.
Anche se, a dirla come fanno gli abitanti di Chicago, "si ok, wow.. che nevicata, ma.. nevermind, andiamo avanti!".
Questa gente è pazzesca...
Sarà caduto 1 metro di neve dappertutto, strade inghiottite da un manto bianco, auto abbandonate etc etc.. ma il giorno dopo, o meglio... poche ore dopo dal Blizzard più forte degli ultimi 50 anni.. tutto tornava tranquillamente alla normalità. Con straordinaria efficienza. Blizzard iniziato alle 15 del 1 febbraio e conclusosi alle 15.30 del 2 febbraio. Ecco, alle 15.40 c'erano intere squadre di "spalatori" al lavoro. Ovviamente la metro ha funzionato sempre, certo.. a singhiozzo, ma andava.
Per intenderci, roba che in Italia ci sarebbero voluti giorni, fondi governativi, fondi europei, giorni di blocco totale e via discorrendo. Ricordo, che per 1 cm (UN CENTIMETRO) di neve caduta a dicembre tutte le "grandi metropoli" italiane sono andate nel caos più totale: treni fermi, auto ferme, tutti a urlare...
Che dire, mentalità diverse... totalmente diverse.
Fatto sta che sono uscito di casa incurante delle intemperie, preso dalla voglia di godermi questo evento che difficilmente avrei potuto rivivere.
Io e i miei coinquilini ci siam messi a fare gli scemi nella neve. E a spalare. Abbiamo aiutato i vicini, per uno strano senso di fratellanza molto forte qui negli USA che lega persone che mai si erano viste prima di allora nei momenti di difficoltà.
E' stata un'esperienza figa!
Keep rockin' dear penguins