domenica 27 febbraio 2011

Chicago Diary

Primo weekend a casa, senza uscire...
Dopo quasi un mese e mezzo di permanenza a Chicago.
Ci voleva proprio! 
Batterie caricate al massimo per affrontare al top la prossima settimana.
Sarà tosta, il lavoro mi sta piacendo sempre di più e si sta facendo molto più complesso, devo districarmi tra tante cose diverse e quindi si fa molto più interessante. (Ma quante volte ho scritto "più" in questa frase??)
Adoro le sfide... ma specialmente amo mettermi in gioco. 
Sarà divertente.
Dopo essermi svegliato presto per vedere la mia Fiorentina giocare di merda e pareggiare con l'ultima in classifica, stasera mi rifarò, gustandomi in diretta la cerimonia di assegnazione degli Oscar con qualcosa di caldo da buttar giù. That's the plan for tonight. 

Keep rockin'

mercoledì 23 febbraio 2011

Chicago Diary

Oh si, appena tornato da un luuuuungo weekend a Milwaukee con due amici/colleghi.
Beh inutile dire che il vostro amabile Matt ha conosciuto un sacco di nuovi friends in quel del Winsconsin e si è pure fottuto il fegato per "colpa" dei drinkin' games organizzati in puro stile college americano.
Sembrava di essere in uno di quei film commedia stupidi e demenziali a stelle e strisce!
Ed è stato dannatamente divertente!!! Andare a "dormire" alle 4 di mattina su un divano e svegliarsi a suon di pancake, burritos o mega hamburger ipercalorici è un'esperienza che volevo fare da una vita e mezza.
E la birra... o meglio dire LE birre... Amazing!
Un bel ritiro spirituale non credete?? (si, spirito=alcool)
E ora, eccomi qua, tornato nella mia casa di Chicago.
E' buffo parlare di tornare a casa... a Chicago... dopo un viaggio. Buffo o strano, vedete voi.
Ah, saprete certamente che in inglese ci sono due modi per definire la "casa": house e home.
Mentre house sta a significare qualcosa più legato alla "fisicità" della casa, nel senso.. edificio fatto di mattoni con un tetto.. "home" ha invece un significato più emozionale.
Sto pensando a Chicago come home adesso.
E non più come house.

Keep rockin'

venerdì 18 febbraio 2011

Chicago Diary

Viaggiare è meraviglioso.
Non è tanto una questione di visitare o vedere posti nuovi.
Ma è entrare in contatto con culture e abitudini totalmente diverse dalla propria. 
Si cresce. Si matura. Ci si arricchisce.
Una persona, dopo un viaggio, torna cambiata. Inutile negarlo.
E vivere a lungo in un posto crea una certa dipendenza.
È lo scontro con la realtà che alla fine ti frega. 
Quando dovrai tornare.
La cosa brutta quando si viaggia, infatti, è il dover dire per forza addio alle persone e ai luoghi che hai trovato sul tuo cammino... e che sai di non poter ritrovare mai più. O meglio, che sarà difficile ritrovarle in futuro.
Persone meravigliose e luoghi stupendi che ti piacerebbe tenere per sempre con te. 
Fissare questi momenti in eterno, per non lasciarli scappare mai via.
Sarebbe bello. 
Ma è impossibile.
Una delle poche ancore di salvezza, per evitare di cadere in depressione rimuginando sul rientro, è il pensare alle persone che ami e che ti aspettano a casa.

Fuck, troppe birra di sera non fanno bene...

Keep rockin'






sabato 12 febbraio 2011

Chicago Diary

Eccomi! Non sono scomparso. Don't worry!
Le giornate stanno volando qui, in quel di Chicago. Ma specialmente le serate.
Di notte Chicago si toglie quel mantello di frenesia e laboriosità che la contraddistingue durante il giorno e si trasforma in un ricco contenitore di locali, pub, ristoranti con le loro scintillanti insegne al neon.
Ieri sera sono stato in alcuni posti davvero cool. Primo in ordine cronologico è il Moody's pub, situato nel North Side, un po' lontano dal centro, ma qui ho mangiato il miglior cheesburger  di Chicago.
Buonissimo, ma vi giuro, qualcosa di tremendamente complesso da mandare giù.
Infine, ci siamo recati al mitico Kingston Mines, un locale blues dove ho sentito suonare divinamente Eric Davies con la sua band. Magistrale.
Un sacco di gente, litri di birra e un mucchio di asian chicks che non guastano mai.
Hey, dico sul serio. Fanculo alle discoteche tamarre alle quali siamo abituati, in italia.
Questi sono i locali che adoro.
Ah, e durante il tragitto sulla Red Line della L tra Thorndale e Fullerton ho avuto la fortuna di ascoltare un tipo bizzarro che sedeva all'interno di una carrozza, con la sua chitarra, la sua armonica e degli strani aggeggi ai piedi per le percussioni. Si è messo a suonare e cantare old rock songs degli anni 50 e 60.
Vi giuro, quel tipo farebbe impallidire cantanti più blasonati.

Keep rockin'

sabato 5 febbraio 2011

Chicago Diary

Ovvero, come sopravvivere ad un Blizzard e bersi una pinta di birra per festeggiare.

Eccomi di nuovo qui, a raccontarvi le mie vicissitudini dopo la nevicata più fitta e pesante che abbia mai visto.
Anche se, a dirla come fanno gli abitanti di Chicago, "si ok, wow.. che nevicata, ma.. nevermind, andiamo avanti!".
Questa gente è pazzesca...
Sarà caduto 1 metro di neve dappertutto, strade inghiottite da un manto bianco, auto abbandonate etc etc.. ma il giorno dopo, o meglio... poche ore dopo dal Blizzard più forte degli ultimi 50 anni.. tutto tornava tranquillamente alla normalità. Con straordinaria efficienza. Blizzard iniziato alle 15 del 1 febbraio e conclusosi alle 15.30 del 2 febbraio. Ecco, alle 15.40 c'erano intere squadre di "spalatori" al lavoro. Ovviamente la metro ha funzionato sempre, certo.. a singhiozzo, ma andava.
Per intenderci, roba che in Italia ci sarebbero voluti giorni, fondi governativi, fondi europei, giorni di blocco totale e via discorrendo. Ricordo, che per 1 cm (UN CENTIMETRO) di neve caduta a dicembre tutte le "grandi metropoli" italiane sono andate nel caos più totale: treni fermi, auto ferme, tutti a urlare...
Che dire, mentalità diverse... totalmente diverse.
Fatto sta che sono uscito di casa incurante delle intemperie, preso dalla voglia di godermi questo evento che difficilmente avrei potuto rivivere.
Io e i miei coinquilini ci siam messi a fare gli scemi nella neve. E a spalare. Abbiamo aiutato i vicini, per uno strano senso di fratellanza molto forte qui negli USA che lega persone che mai si erano viste prima di allora nei momenti di difficoltà.
E' stata un'esperienza figa!

Keep rockin' dear penguins

martedì 1 febbraio 2011

Chicago Diary

"Blizzard is coming!!!"
"Massive storm!"
"Blizzard warning issued as massive storm takes aim."
"Chicago Blizzard May Be One For Record Books."
"Blizzard may be 'life threatening'."

Sono solo alcuni tra i titoli che appaiono oggi su tutti i quotidiani di Chicago.
Di cosa parlano? Cos'è questo temibile Blizzard?
E' la tempesta di neve più temuta, seguita da venti artici e temperature in picchiata.
Prevedono davvero metrate di neve e siccome qui sono molto precisi nel meteo, c'è da fidarsi!
La gente si è ammassata in ogni centro commerciale/market/chiosco a far rifornimenti.
Mi ci son trovato pure io... è pazzesco.
Non vedo l'ora di scattare migliaia di foto per quello che ormai è già un evento record.
Vi terrò aggiornati.
Nel frattempo, una bella bistecca e patatine non me le tolgono nessuno.
In casa.
Al caldo.

Keep rockin'