mercoledì 25 maggio 2011

Tanto opossum e fantasia. Un'altra stupida storia.

Molti di voi mi hanno scritto di continuare la saga di opossum e lemure e dinnanzi a cotanta pressione non posso far altro che cedere.
Inutile dirvi che la risposta al capitolo scorso non si trova in nessuna delle 3 opzioni proposte.
Vi starete chiedendo "ma allora che diamine scrivi, ma sei scemo?". Oh diamine, un po' di fantasia.
Preparate i pop corn, scaldate una tisana e mettetevi comodi.

PARTE II - La vendetta del lemure. (naaa scherzo, non c'è nessuna vendetta. Era solo per dare un titolo figo)

La piccola lemure rimase in una sorta di "letargo decisionale" per diverso tempo (diverso... non mesi o anni, ci tengo a precisare). Sempre piena di pensieri contrastanti. I ricordi del suo opossum erano sempre vividi e faticavano ad uscire dalla sua vita, mentre le sue nuove eccitanti avventure passavano ed andavano.
E qui si parla davvero di una mole esorbitante di tresche animalesche: altri lemuri, babbuini, scimmie e anche diversi rinoceronti, elefanti e bisonti.
Eppure, quella sensazione non scappava via.
E lei voleva con tutto il cuore liberarsi di quei sentimenti! Non sopportava rimanere così in quella situazione ancora a lungo.
Ma d'altra parte, la piccola è sempre stata una lemurina molto riservata, ha sempre preferito risolverseli da sola i problemi.
Ma ora si sentiva ancora più vuota di prima. Incompleta.
Una notte, mentre dormiva da sola su un giaciglio improvvisato con dell'erbetta di campo, le venne un'agghiacciante pensiero.
"E se... per una dannata ipotesi... io lo avessi già trovato l'animale giusto? Si spiegherebbero molte cose..." pensò la piccola lemure "D'altra parte, io sono un lemure e lui un opossum. E' ovvio che ci siano delle differenze. A volte anche incomprensioni e a volte momenti no..." "io sono un primate, senziente.. lui è... beh... un ratto con la coda prensile".
La piccola lemure si mise a piangere pensando a questa cosa.
La sua testolina ha voluto fino all'ultimo eliminare questa ipotesi, ma chissà, magari era quella vera.
Chiuse gli occhietti e dormì.
E questa volta, dopo tanto tempo (non mesi) dormì bene.
Nel frattempo, l'orrido opossum nella sua casaccia iniziava a darsi una mossa e iniziò a rimodernare un sacco di cose in quella dimora. Cambiò anche look, ingellandosi il pelo sul crapino e portando in modo regale la sua codina.
Ma in fondo, non c'è nulla da dire su questa bestiaccia infame. Alla fine dei conti, non è il personaggio principale della storia. Insomma, è come se Omero avesse scritto papiri e papiri su Penelope...che diamine, è il viaggio di Ulisse.
Ma state tranquilli, opossum non si mise a tessere alcunchè.

... CONTINUA?

N.d.A. Torno a precisare che ogni animale, luogo o pensiero inserito in questo racconto è frutto della fantasia malata dell'autore. Inoltre, nessun animale è stato usato e/o torturato durante la stesura del brano. Non scassate le palle per favore. Se avete delle lamentele da fare chiamate il WWF.


Guest Star: il lemure pigmeo topo

5 commenti:

  1. muoviti a fare la 3 parte cazzo!!! :-D

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  2. Eh un momento. Le ispirazioni mica cadono dal pero!

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  3. Oh ma se fai una raccolta di ste storie strampalate io ti giuro che la compro.

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  4. Se è una metafora di vita quale penso che sia è la storia di tutti noi allora.

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Ah!!! Così vuoi commentare eh??? Come osi! Naaa scherzo, fai pure.