lunedì 30 maggio 2011

Lemuri verdi fritti alla fermata dell'opossum

Terza parte della ormai celebre saga di lemure ed opossum, giunta quasi alla conclusione.
Lo so, lo so... mettete via i fazzoletti. Tanto lo sapete come vanno a finire ste cose, ne verrà fuori un remake controcazzuto di qualche celebre autore. Tipo chessò, Ken Follett: La caduta dei primati. Volume I.
Comunque ho detto "quasi", perchè si sa che ste bestiacce alla fine trovano sempre qualche diamine di avventura dove infilarsi dentro.

Ma bando alle ciance. Avevamo lasciato la piccola lemure addormentata dopo aver rimuginato sull'orrido opossum e si credeva avesse ripreso fiducia in se stessa. O meglio, fiducia in quello che voleva realmente.
Niente di più sbagliato cari piccoli lettori e lettrici.
La piccola lemure si mise ancor di più sulla difensiva, specialmente dopo una missiva speditale dall'orrida bestia tramite un piccione viaggiatore.
La piccola lemure si incazzò come un toro (dovrei dire come una lemure, ma non credo possa rendere abbastanza l'idea della sua incazzatura) e mandò a fanculo lui e pure il piccione viaggiatore che , povero, nulla c'entrava.
Si mise quindi a dar pan per focaccia all'opossum e non vi dico cosa fece perchè non son storie adatte a questo blog. Vi dico solo che la piccola lemure ne uscì ogni volta più combattuta.
Nel frattempo il maledetto opossum mise in pratica una tecnica di lotta silenziosa. Smise di contattare anima viva, si barricò nella sua solitudine e appese un cartello fuori dall'oscena casetta che recitava pressapoco queste parole: "per me si va ne la casetta dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra i perduti opossum. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno cretino. Lasciate ogni speranza, voi ch'intrate".
Insomma un cartellazzo della madonna.
Ma torniamo alla piccola lemure che tanto, come sappiamo, dell'opossum non ce ne può fregare una mazza e mezza.
La lemurina continuò a vagare sperduta ed impaurita per lande sempre diverse e nuove. L'incazzatura non servì a molto visto che poi alla fine...quella dannata sensazione rimase lì.
"Che il maledetto mi abbia fatto una macumba? Che... naaaaa... mi sa che son fatta così io... una lemurina tragica" pensò la poverina. 
Invece... tutto d'un tratto (come spesso accade nelle storielle senza logica) l'illuminazione.

Volete sapere come continua? Eh bravi, appena mi arriverà l'ispirazione giusta scriverò!
Dannati rompicoglioni.

N.d.A. Visto che mi ritrovo con un sacco di letterine da parte di bambini indirizzate ai due protagonisti, chiedo cortesemente ai genitori di farli smettere. Perchè mi state intasando la posta!
Dico, scherziamo???? Educateli meglio! Queste storie mica son vere e che cazzo! Dite ai vostri stupidi figli "ma ti pare che un opossum conosca la Divina Commedia?????" e magari anche uno scapellotto che non fa mai male.

Una rarissima foto dell'opossum, fuori dalla sua casetta mentre sta per issare il cartello. @National Geographic 

3 commenti:

  1. Hai un dono, non smettere mai di scrivere!

    RispondiElimina
  2. Ella madonna, hey grazie o ignoto commentatore!
    Potrei amarti.

    RispondiElimina
  3. Guarda, credo che questa sia forse la migliore. Se continui in crescendo sono ansiosa di leggere la prossima storia! :-)

    RispondiElimina

Ah!!! Così vuoi commentare eh??? Come osi! Naaa scherzo, fai pure.