domenica 12 febbraio 2012

La porca puttana

ATTENZIONE: La seguente fiaba è altamente sconsigliata ad un pubblico di età inferiore ai 5 anni. 
Per gli altri, beh.. leggere questa o guardare un qualsiasi programma Mediaset è la stessa roba. 

C'era una volta, nel lontano paese di Eustachio, una maiala che esercitava il mestiere più antico del mondo. "La raccoglitrice di mele?" Chiederanno i miei piccoli e ingenui lettori.
No, la raccoglitrice di peni.
Era infatti una prostituta.
La vita nella fattoria era indiscutibilmente dura e per comprare i cibi per i piccoli porcelli necessitavano sempre più soldi. Quindi decise di esercitare del sesso in cambio di denaro. Alla fine, si sa che è un lavoro come un altro. Piacevole e costruttivo.
I giorni passavano e la maiala accumulò un discreto gruzzoletto. Ormai i figli si saziavano facilmente e quindi decise di continuare a professare per togliersi degli sfizi.
Dalle tv al plasma alla macchina nuova, dai gioielli alle borse.. insomma, l'attività iniziata con un nobile scopo, divenne una malattia irrefrenabile di shopping compulsivo.
La voce della presenza della maiala prostituta fece ben presto il giro delle fattorie e arrivarono sempre più porci, bramosi di ottenere un facile orgasmo ad un giusto prezzo.
Ma un giorno il fattore, vedendo il caos causato dalla lunga fila di porcelli in attesa davanti alla maiala meretrice decise di porvi rimedio e la isolò in un recintino apposito, temendo stoltamente (in fondo era un fattore non certo un premio nobel) fosse colpa della luna piena.
Il giorno successivo, un ex cliente della disinibita suina, che era un facoltoso maiale dell'alta borghesia porcifera, innamoratosi perdutamente della baldracca, decise di farla fuggire da quella prigione fatta di paletti di legno e fil di ferro e la portò, insieme  ai suoi porcellini, alla sua dimora posta in una fattoria poco distante.
Tra i due scoppiò ben presto l'amore, grazie soprattutto agli agi in cui sprofondò la maiala che da ex prostituta divenne semplice mantenuta. Ora aveva davvero tutto quello che poteva desiderare e come in ogni buona fiaba che si rispetti... vissero tutti felici e contenti. Beh, un po' meno contenti le centinaia di suini che cercarono inutilmente la maiala in lungo e in largo bramosi di far del sesso. Ma niente. Ella era sparita alla loro vista, così decisero di soddisfare le loro voglie altrove. Da allora, oche e galline si guardarono sempre le spalle ogni qual volta si recavano all'aia. E persino la storpia capretta Gaja iniziò ad aver qualche sentore di pericolo...

Ogni riferimento a film romantici come per esempio "Pretty Woman" per dirne uno a caso, è puramente cauale. D'altra parte adesso non è che se uno racconta la storia di una mignotta che si redime per divenire mantenuta dev'essere per forza plagio del suddetto film. Tzè.

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