giovedì 20 ottobre 2011

Storia di una ragazza minuscola

C'era una volta una ragazza minuscola,
grande quanto un'unghia del mignolo. Certo, era molto buffa e tenera da vedersi... anche perché lei aveva un adorabile stile di deambulazione costituito da zompettii a volte impercettibili. Inoltre aveva un curioso sorriso ad otto che non poteva che suscitare l'ilarità per le "poche" persone che riuscivano ad osservarla (essendo minuscola immaginiamoci il sorriso!).
Aveva un carattere impossibile però. Lunatica, impulsiva, razionale in certi momenti e troppo piena di paranoie in molti altri. E avreste dovuto vederla quando si arrabbiava! Sbuffava talmente forte da smuovere piccoli refolini di vento e roteava le braccine minuscole e ossute a mò di elicotterino. Insomma, era impossibile da sopportare quando aveva le sue lune storte.
Viveva in una casa normale. Ma tutto era enorme e sproporzionato per lei! Pensate che per prendere una tazzina per la colazione doveva scalare di buon'ora la credenza, spingere la tazza ed evitare di annegarci dentro. Non vi racconto poi le peripezie che doveva subire quotidianamente per andare in bagno, tutta imbragata per evitare cadute nella tazza. Il letto poi era enorme, lei ogni volta ci si perdeva. I suoi scattini notturni (piccolo tic che la contraddistingueva) la portavano a vagare senza meta per tutta la notte e si risvegliava spesso e volentieri agli antipodi dal punto dove si era addormentata. Insomma, era una brutta faccenda! Il suo sogno più grande era costruirsi un ambiente adatto. Vivere in una piccola casetta costruita apposta per lei. Avere tutto su misura! Cucina minuscola, tappetini microscopici, un lettino che la conteneva tutta. Insomma... una vera mini-reggia.
Ma in attesa di quello, ogni giorno doveva lottare con cose più grandi di lei. E non parlo solo di cose materiali, ma anche e soprattutto con i pensieri, i problemi e le vicende della vita di tutti i giorni. Tutto era spropositato. Le sembrava tutto un'enorme sfida. Niente poteva accontentarla e niente poteva accoglierla degnamente.
Ma era molto caparbia. Sapeva affrontare, quando voleva, le cose di petto. Era una minuscolina intelligente e brillante e seppe farsi strada nel mondo accademico con audacia e bravura, dinnanzi a ragazze della sua età enormi. Alzava la manina e saltellava per fare degli interventi... scriveva perfettamente e in bella calligrafia (il professore, che sapeva di questa sua alunna particolare, si era dotato di una particolarissima lente d'ingrandimento). E si era laureata a pieni voti.
A volte tutto sembrava andare alla perfezione.. quando ad un certo punto arrivò un brutto ceffo dalle sembianze di Gargamella. Si, esatto... quello dei puffi! In quei giorni infatti era appena uscito al cinematografo un cortometraggio sui simpatici omini minuscoli blu. Ovviamente era un'opera di fantasia, ma un esaltato nerd decise di immedesimarsi nel ruolo di Gargamella e per caso notò la minuscola ragazza che zompettava vicino casa e cercò di catturarla con un retino.
La minuscolina si divincolò dalle grinfie del fetido nerd e cercò riparo in una stalla lì vicina. I cavalli erano tutti impauriti e le mucche iniziarono a muggire forte, spaventati da quello che sembrava un topolino minuscolo. Il nerd entrò di prepotenza nella stalla e fu accolto da un casino pazzesco, proveniente dagli animali. Con tutto quel rumore e tutto quel fieno gli era impossibile notare la minuscola ragazza (che per inciso, voleva catturare per metterla in un barattolo e collezionare altre creaturine simili).
Ella però starnutì di colpo, perché le era partita l'allergia che ogni santa primavera faceva capolino nel suo organismo sì piccolo, ma sempre pieno di malanni buffi. "Eccì" fece. Ed ecco il nerd che si fece vicino! Allora decise il tutto per tutto... sbuffò talmente forte da ipnotizzare con le sue braccine roteanti un vitello lì accanto, il quale preso da un impeto di furia scalciò con le zampe posteriori il nerd fino a farlo fuggire a gambe levate.
Ecco, ora la minuscolina era salva. E questa è solo un esempio di una sua giornata tipo! Pensate che dramma vivere con questi pericoli 365 giorni all'anno!
Poi uno si stupisce delle paturnie...ci credo!

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Tratto da una storia vera...


Inutile girarci attorno, ci sono personaggi buffi intorno a noi, basta osservare bene.
Anche se molti di voi non ci crederanno, perché sembra irreale, in realtà quello che vi ho raccontato è tutto vero.
Molte volte penso e ripenso a quell'esserino che ho avuto la fortuna di incrociare sul mio cammino.
Oh quante cose potrei raccontare!


Tante, davvero... ma penso che alla fine, sotto sotto... ora da qualche parte starà sorridendo.
Otto? otto volante? otto smoscio? chissà.
Ripensando a tutte le cose fatte e vissute.. 
Nessun'altra persona che può capire queste cose.
Anche perché sarebbe davvero impossibile decifrarle se non la si conosce.


Dormire accanto, conoscendo ogni suo respiro, ogni suo movimento... 
Avere mille premure e ascoltare le sue avventure.


Molte volte vorrei solo tornare rivivere queste cose
E rimango solo con la speranza adesso...

2 commenti:

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