domenica 22 gennaio 2012

Il gabbiano di lago

Oh care mie piccole lettrici e cari miei piccoli lettori. E' giunto il solito momento per la solita storiellina inventata da quel burlone compiaciuto che è l'autore di questo blog. Tra l'altro, blog seguitissimo (grazie di cuore) persino in Cina, a Malta e unico svago nelle miniere della Siberia. 
Aldo Grasso ha definito questo blog, in un suo recente editoriale sul Corriere: "Sobrio, bonario e cazzone". Il cardinal Tettamanzi, ex vescovo di milano e ora nullafacente lo ha definito come "Sostituto degnissimo dei vespri serali". Insomma.. un trionfo.

Il racconto odierno, narra delle gesta di un gabbiano di lago. Molti di voi sicuramente avranno notato questi simpatici volatili, belli alla vista, svolazzare su tutti i principali laghi. Ebbene, questa è la storia di uno di loro.
C'era una volta un gabbiano di lago, che viveva in un nido attrezzatissimo nel centro di Milano e ogni dì faceva il pendolare fino al Lago Maggiore dilettandosi nel pescare, ingurgitare il pesce e defecare.
La buffa curiosità di questo gabbiano era che soleva defecare indosso ad ogni individuo, sia animale che (soprattutto) umano.
Insomma, cagava ovunque e in ogni momento. Pensate che un giorno incontrò persino una celebrità: il gabbiano Johnathan Livingstone e gli cagò indosso una librata abbondante di merda liquida.
Ma non lo faceva apposta, gli veniva naturale.
Aveva un problema.
Il suo obiettivo preferito era però uno stupido umano dalla forma bizzarra, con un sorriso strano... talmente strano da suscitare nel gabbiano un incontrollabile bisogno di cagare e così lo bersagliava quotidianamente con tanti piccoli bigoli di merda tanto da obbligarlo ad uscire con l'ombrello anche nelle calde giornate di sole.
Il gabbiano, stufo di essere additato da tutti con disgusto ed etichettato con brutti aggettivi, conscio di questo problema fecale, decise di sottoporsi dapprima ad un accurato check up in ospedale per poi finire su un lettino di un analista. Un luminare nel mondo dei gabbiani, il quale dopo diverse sedute dovette arrendersi all'evidenza che questo gabbiano non poteva vivere una vita normale e tranquilla.
Un giorno, il gabbiano incontrò una rondinella e se ne innamorò.
Durante i primi appuntamenti riuscì a cagare a spruzzi intervallati e la giovane rondinina non se ne accorse, poi la portò a casa per fare all'amore e anche qui lei non se ne accorse anche perché il nido degli uccelli è al 70% costruito con la merda.
Poi un giorno il dramma. Dopo l'amplesso la rondinella decise di portare il suo nuovo bird-friend al ristorante e... insomma, vi tralascio i dettagli perché fanno veramente schifo.
Insomma, i due si lasciarono in malomodo e il giovane gabbiano di lago entrò in depressione.
La salvezza arrivò sotto forma di capra.
Infatti, un freddo martedì di gennaio, il giovane gabbiano tentò l'insano gesto del suicidio gettandosi sotto ad un treno, ma venne fermato da una capra di passaggio. "Ma che fai?" gli disse.
"La voglio far finita! Continuo a cagare e tutti mi schifano, non posso continuare a vivere così!" urlò disperato il povero gabbiano. "Ma smettila! C'è un rimedio! Ecco!" fruc... e gli mise indosso un recente ritrovato della tecnica animale che guarda caso vendeva la saggia capra.
Perciò oggigiorno, se vedrete un gabbiano svolazzare con sguardo fiero e un goffo pannolone.. non abbiate paura. I vostri vestiti e i vostri capelli non corrono rischi.

2 commenti:

Ah!!! Così vuoi commentare eh??? Come osi! Naaa scherzo, fai pure.