mercoledì 15 dicembre 2010

Se...

Chi vive in Italia sa che tipo di giornata si sia svolta ieri pomeriggio. Voti comprati, proteste, altri aiuti per un buffo omino anziano dalle orecchie enormi e dal culo basso.
Un'amica mi ha ricordato una bella frase: un cambiamento senza rivoluzione è solo un compromesso.
Ha dannatamente ragione.
Bisogna lottare e continuare a resistere. Verso un potere logoro, marcio, schifoso che sembra ormai la normalità in un paese ormai profondamente anormale.
Una rivoluzione va però condotta in modo saggio, non a caso. Non danneggiando noi stessi, i cittadini. Ieri molti manifestanti hanno confuso la protesta con una rivoluzione da cazzoni. Ma non lo capiscono che comportandosi in questo modo non fanno che aiutare nei consensi l'orrido omuncolo?
Bisogna combattere chi è il vero responsabile di questo scempio, ossia l'intera classe politica italiana.
Senza eccezione alcuna.
Combattere le ingiustizie, ma senza perdere la ragione.
Ed è proprio per questo che vorrei postare una lettera molto bella scritta da Rudyard Kipling al figlio, nel lontano 1910.

Ci sta a pennello.

“Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, tenendo pero' nel giusto conto i loro dubbi;
se sai aspettare senza stancarti di aspettare, o essendo calunniato, non rispondere con calunnie, o essendo odiato, non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono, ne parlare troppo da saggio;
se sai sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se riesci a pensare, senza fare dei pensieri il tuo fine;
se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
o guardare le cose - per le quali hai dato la vita - distrutte e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un sol colpo a testa o croce e perdere, e ricominciare di nuovo dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'e' più nulla tranne la volontà che dice loro: “resistete!”;
se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi;
se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa;
tua è la terra e tutto ciò che vi è in essa e - quel che più conta - tu sarai un uomo, figlio mio”.


Keep rockin'

1 commento:

  1. Concordo con te su tutto. Bella la lettera, non la conoscevo!

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Ah!!! Così vuoi commentare eh??? Come osi! Naaa scherzo, fai pure.